Il termine neuromarketing è stato coniato nel 2002 dallo scienziato olandese Ale Smidts, questa recente disciplina ha lo scopo di individuare canali di comunicazione diretti ai processi decisionali d’acquisto, mediante l’utilizzo di metodologie legate alle recenti scoperte delle neuroscienze cognitive.
Il neuromarketing ha unito il marketing tradizionale (economia) con la neurologia (medicina) e psicologia (scienze comportamentali) e si prefigge lo scopo di descrivere ciò che accade nel cervello delle persone in risposta ad alcuni stimoli esterni con l’obiettivo di determinare le strategie che spingono all’acquisto.
Il 95% di tutte le decisioni, comprese quelle relative all’acquisto, avvengono infatti in maniera inconscia ed è proprio per questo che la disciplina del neuromarketing ci permette di indagare su questa altissima percentuale che non sarebbe possibile cogliere con altri metodi.
Comunicare direttamente al decision maker, quindi alla parte emotiva del nostro cervello e non a quella razionale può fare la differenza durante il processo di vendita.
Le recenti scoperte delle neuroscienze cognitiva hanno rivoluzionato anni e anni di studio e analisi nel campo del marketing e della comunicazione.
Ogni messaggio e ogni copy per essere davvero efficaci deve essere impostato utilizzando queste tecniche.
Credo fortemente nella transizione ecologica e nella realizzazione di un modello economico e sociale basato sulla protezione e valorizzazione del capitale naturale. Per questo ho deciso di regalare al pianeta un albero per ogni mio nuovo cliente. E per farlo, ho scelto di diventare un Treedom Friend!
Dal 2011 studio le tecniche di persuasione più avanzate per vendere prodotti, servizi e per creare una brand identity vincente. Dal 2021 sono Ambassador dell’Associazione Italiana di Neuromarketing (Ainem).
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